L’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia resterà valido fino al
31 dicembre 2024. La detrazione, disciplinata dall’art.16-bis del Dpr n. 917/86
(Testo unico delle imposte sui redditi), è fissata sul 50% delle spese sostenute fino
ad un massimo di 96.000 euro.
Il Bonus ristrutturazione permette di detrarre dall’Irpef una parte dei costi per la
ristrutturazione delle abitazioni individuali e delle parti comuni dei condomini.
La detrazione spetta sia ai proprietari che ai titolari dei diritti sull’immobile, ai locatari o comodatari, ai soci di cooperativa, imprenditori individuali per gli immobili non beni strumentali o merce. Ai familiari conviventi, ai coniugi separati assegnatari dell’immobile, ai conviventi.
Sulle singole unità immobiliare i lavori agevolabili con il Bonus ristrutturazione edilizia sono:
Manutenzione straordinaria: ovvero le opere per rinnovare o sostituire parti anche strutturali
sempre che non modifichino la volumetria o cambino la destinazione d’uso.
Restauro e risanamento conservativo: ovvero interventi per conservare l’immobile rispettando
gli elementi strutturali, formali e tipologici.
Esempi di interventi:
Ristrutturazione edilizia: rivolti a trasformare il fabbricato in uno del tutto o in parte
diverso.
Esempi di interventi:
Per gli interventi negli spazi comuni degli edifici condominiali sono agevolabili con il
Bonus ristrutturazione anche gli interventi di Manutenzione Ordinaria.
Come le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici,
manutenzione degli impianti tecnologici esistenti, la sostituzione di pavimenti, infissi e
serramenti, la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, il rifacimento
di intonaci interni, l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze, la verniciatura delle porte
dei garage.
L’Agenzia delle Entrate ha inoltre chiarito che rientrano tra le Ristrutturazioni edilizie
anche alcuni interventi di demolizione e ricostruzione.
Rientrano anche gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche,
misure finalizzate a prevenire illeciti, interventi a seguito di calamità nonchè misure di
prevenzione antisismica, e interventi per l’installazione di impianti per la produzione di
energia rinnovabile.
Se non interverranno nuove proroghe, dal 1 gennaio 2025, il Bonus ristrutturazione edilizia
tornerà nella misura ordinaria del 36% con limite di spesa pari a 48.000 euro.
Tra i Bonus edilizia 2023 proseguirà la detrazione riservata agli interventi volti al risparmio energetico. L’aliquota base parte dal 50 e 60%, ma anche in questo caso può spingersi fino all’85% nel caso di lavori su condomini. Le spese possono essere detratte in 10 anni con rate di pari importo fino al 31 dicembre 2024. Gli interventi ammessi vanno dal miglioramento termico dell’edificio, come la coibentazione, la sostituzione di finestre, l’installazione di schermature solari. E’ valida anche l’installazione di caldaie a biomassa o condensazione, arrivando con una detrazione più alta, fino all’installazione di pompe di calore, microgeneratori, collettori solari, generatori a condensazione e sistemi di building automation.